Ciao e buon anno! Ci siamo salutati tre settimane fa con la recensione di quello che per me è stato il miglior libro del 2024, ci incontriamo oggi con una newsletter nuovamente dedicata alla letteratura americana, questa volta, però, cercata e trovata in qualità di guida per gli eventi del presente e dell’anno che si apre davanti a noi. Un tempo difficile, che richiede visioni acute e profonde.
È anche un punto della situazione e un canovaccio di partenza, questa newsletter. Spero la vorrai usare, dopo averla letta. Usare come si fa con i fogli degli appunti, le liste della spesa, gli elenchi appesi al frigo.
Andiamo.
Los Angeles brucia
Gli incendi che stanno devastando Los Angeles a partire dal 7 gennaio 2025 non hanno precedenti. Nonostante la città sia sempre stata coinvolta da roghi di vaste dimensioni - fino a qualche anno fa si parlava proprio di “stagione degli incendi” causata dal vento di Santa Ana, corrispondente all’incirca al cuore dell’autunno tra ottobre e novembre - il cambiamento climatico e l’esponenziale sfruttamento del territorio naturale hanno reso questo fenomeno, oggi, un’emergenza fuori controllo. Centinaia di migliaia persone sono state evacuate soprattutto dalla zona (ricca di ville e paesaggi mozzafiato tra i canyon e l’oceano) di Pacific Palisades, migliaia di case ed edifici sono già state rase al suolo, il fumo e la cenere sopra la città hanno superato gli scenari apocalittici dell’ultimo spaventoso e sublime incendio del 2018. Quello che ho raccontato nel mio libro Sparire qui (ero lì in città quell’autunno) e ricordato un paio di giorni fa in questo post, cercando anche di suggerire perché questa città brucia prima di tutto di insolenza.
Los Angeles resta - nel mio intendere l’America - la più potente espressione di amore - controverso, eppure sempre vivo - per il futuro: forse è per questo motivo che, in modo più o meno inconsapevole, è da tre anni che il mio bookclub LIT comincia con un libro che arriva dalla Città degli Angeli.
Condivido qui queste storie con te, sperando tu voglia leggerle (o approfondirle attraverso i contenuti linkati), per una ragione imprescindibile: gli incendi di Los Angeles sono espressione di un sistema al collasso, non sono anomalie isolate e singolari. Coinvolgono la società losangelina in tutte le sue dinamiche di consumo, di classe e di sviluppo: non possiamo domare le fiamme se non padroneggiamo il tessuto esautorato che le crea e le alimenta (e che richiede anche molta pazienza e molto tempo per essere capito da noi che viviamo in un contesto totalmente diverso). Dunque:
Qualcosa di nuovo sotto il sole, il romanzo distopico di Alexandra Kleeman mette in relazione la ricchezza degli abitanti di Los Angeles con la fine dell’acqua nonché la dittatura dell’immagine con la povertà delle relazioni, inclusa quella con il territorio, che brucia costantemente (è stata la lettura LIT di febbraio 2023);
Le schegge, l’ultimo romanzo di Bret Easton Ellis ancora una volta lavora in modo carsico attraverso le parole e le scene che sceglie di descrivere per parlarci di aridità, di alienazione, di avidità della società losangelina: tutti elementi che si traducono in consumo sfrenato e adolescenziale di risorse (LIT di gennaio 2024);
L’estate dei barbari, il classico moderno di Héctor Tobar ci mostra attraverso la storia di una tata messicana a servizio di una ricca famiglia bianca quanto costa (sotto tutti i punti di vista) e cosa comporta essere benestanti in un luogo che naturalmente sarebbe un deserto e che invece è stato da sempre narrato come un paradiso terrestre, where the grass is green and the girls are pretty cantavano i Guns n’ Roses (è la scelta di lettura di LIT di questo gennaio).
L’idea di Los Angeles come città-stato e quindi degli incendi come parte di un sistema di elementi ed eventi collegati tra loro, e non come fenomeni anomali e isolati viene ampiamente mostrata in quello che secondo me rimane il miglior libro su L.A. nonostante abbia già qualche anno: Everything Now di Rosecrans Baldwin, ancora inedito in Italia (cosa stiamo aspettando?). L’ho raccontato capitolo per capitolo nella seconda puntata del podcast Miglia.
In Italia non abbiamo ancora il saggio di Baldwin ma abbiamo Daria Addabbo e i suoi servizi fotografici sull’acqua, sui deserti americani e su Los Angeles. Per chiudere questa bibliografia ti rimando quindi al suo libro Acque d’America e al suo profilo Instagram.
Il New Mexico scintilla
Se il rogo di Los Angeles rappresenta simbolicamente il collasso del sistema occidentale basato sul consumo (le foto della scritta di Hollywood circondata dalle fiamme sono circolate sui social come una sorta di profezia), negli Stati Uniti esistono comunità che possono rappresentare (o, almeno, l’hanno fatto in passato) un’alternativa a quel sistema, nonostante vivano oggi in condizioni di estremo isolamento e sudditanza. Il loro sistema non prevede intermediari tra sé e la natura, né di carattere religioso né di carattere culturale o economico: sono la maggior parte delle tribù native e indigene ancora presenti sul territorio statunitense, molte delle quali si trovano in New Mexico, la destinazione del mio prossimo corso di letteratura e cultura degli Stati Uniti.
Si comincia il 22 gennaio e questi saranno i libri principali del viaggio letterario proposto: li elenco a favore di tutte le persone interessate a conoscere meglio questo territorio e queste culture, a prescindere dall’iscrizione al corso. Consiglio, tuttavia, a tutti e tutte di leggerli preferibilmente dopo aver seguito le lezioni: sono testi che hanno bisogno di essere contestualizzati e un po’ spiegati, a parte un paio non sono immediati.
La morte viene per l’arcivescovo di Willa Cather
Le cinque ferite di Kirstin Valdez Quade
Whiskey Tender di Deborah Jackson Taffa (solo in inglese)
Cerimonia di Leslie Marmon Silko
Casa fatta di alba di N. Scott Momaday
Oppenheimer di Kai Bird
Aggiungerò altri libri, saggi e materiali di approfondimento lezione dopo lezione, ma questi sei testi possono senz’altro costituire una solida base per cominciare a conoscere il New Mexico e soprattutto il legame tra società e territorio nelle diverse culture che convivono in questo Stato unico ma ibrido e ancora fortemente dominato dalla natura, selvatico. Un tipo di America meticcia e secondaria che, se godesse di maggiore considerazione, potrebbe magari offrire soluzioni diverse a questioni che altrove generano morte e distruzione.
Se sei tra le persone interessate al corso, qui trovi i dettagli e le modalità di iscrizione mentre qui c’è un video di approfondimento su alcuni aspetti pratici.
Black Hole Sun
La prossima volta che ci sentiremo, tra due sabati, Trump si sarà insediato e una nuova era politico-sociale sarà cominciata: la seguiremo insieme, come sempre abbiamo fatto, nei suoi aspetti socioculturali, di storytelling e di potere narrativo. Tutto quello che sarà proposto qui, nei contenuti della membership, dei corsi e dei tour Book Riders avrà lo scopo di ampliare le tue visioni e darti alcuni strumenti utili per calmare un immaginario già saturo di previsioni fosche e forti paure. La conoscenza serve a questo.
Sto pensando ad alcuni progetti ad ampio respiro che possano raccontare i prossimi quattro anni anche con una certa allegria del linguaggio: se ce la farò a realizzarli capirai immediatamente cosa intendo. Intanto grazie di essere qui e di aver scelto questa newsletter.
A presto!